Se non è per i pazzi. Per chi è lo Psicologo?

Molti di noi, nella propria vita, per scherzo o no, si sono sentiti dire: “dovresti andare dallo psicologo”. Ma che significa. Ingenuamente questa frase, vuol farci credere che gli altri pensano che siamo pazzi. Gli psicologi si sentono dire: “chi si iscrive in psicologia è un po’ pazzo e si iscrive perché prima di tutto vuole capire se stesso”. Voglio dirlo una volta per tutte: “sbagliato”. Negli altri contributi ho tentato di chiarire cos’è la psicologia e chi è lo psicologo: non dovremmo avere più dubbi.

Oppure gli avvocati diventano tali perché sono un po’ ladri ed assassini?

Se fino ad oggi abbiamo creduto che lo psicologo è il dottore dei pazzi: dimentichiamolo.

Lo psicologo è il dottore per la persona. Tutti potremmo andarci e forse se tutti potessimo, ci andremmo.

Lo psicologo non è per i pazzi: come si può discutere con qualcuno che non capisce?

L’equivoco nasce dall’accostare la psicologia alla psicanalisi o alla psichiatria: nel sito trovate un altro articolo che chiarisce la confusione.

Dallo psicologo possono andarci tutti e farlo non significa essere pazzi ma piuttosto avere disagi personali specifici. Visita il sito del ministero della salute per maggiori info.

Lo psicologo è un professionista esperto di persone con cui poter discutere i propri disagi, le proprie aspirazioni, i propri malesseri ed i propri desideri in modo da poter trovare una soluzione che funziona.

Lo psicologo non è un mago che legge nella mente, ne predice il futuro, ne serve a farci pentire: quelli sono altri lavori.

“Ah, ho capito, ma io lo faccio con i miei amici”. Perfetto, anzi benissimo è così che si fa. Purtroppo se non riusciamo a risolvere il problema dobbiamo rivolgerci a qualcun altro. Ricordiamoci che i nostri amici sono persone fondamentalmente come noi: frequentiamo persone simili per natura, educazione, valori, ecc… Molto spesso parlare con qualche amico è come parlare con noi stessi. La consulenza psicologica inoltre è una consulenza esperta e disinteressata. Questo significa che lo psicologo non può essere invidioso, geloso o consigliarvi ciò che conviene a lui, ma piuttosto ciò che conviene a voi perché il suo interesse coincide col vostro: farvi stare meglio.

Ricordiamo che un professionista oggi è orientato al risultato ed al cliente. Un bravo architetto non vi disegna la casa come piace a lui ma come piace a voi.

Dallo psicologo l’individuo può risolvere problemi di salute, d’incertezza, di coppia, di famiglia, di lavoro, ecc…

“ah, ma mia madre mi dice che tizio gli ha detto che dovrei…” Ok, cominciate a preoccuparvi voi della vostra vita, senza intermediari. Il benessere nasce da questo.

“io sono abituato che mi aiuta il prete”, ok, se funziona benissimo: anche Cent’anni fa i denti li toglievano i barbieri.

Concludendo si rivolgono agli psicologi tutte le persone che vogliono migliorare la propria esistenza e non riescono a riuscirci da soli.

Andare dallo psicologo non significa essere deboli ma piuttosto è un atto di forza che nasce dalla consapevolezza che ammettere i propri limiti e lasciar lavorare gli esperti è la decisione più intelligente che possiamo prendere.

Tutti noi se abbiamo la giusta motivazione possiamo fare da soli qualche lavoretto di manutenzione in casa. Ma quando dobbiamo ristrutturare  ?

  1. Lo psicologo si occupa anche di progettazione socio-organizzativa e di interventi. Significa che non lavora solo quando è in studio coinvolto  in un colloquio con un cliente; ma anche quando è da solo o con i propri collaboratori per trovare ad una soluzione ad un problema X che enti pubblici o organizzazioni private vogliono risolvere: problemi che interessano le persone. Immigrazione, dispersione scolastica ma anche problemi di rendimento sui luoghi di lavoro, mobbing, ecc…