Ci siamo detti un sacco di volte che la psicologia studia il comportamento delle persone.

Giusto? Giusto

Ma cos’è il comportamento, anche perché ho capito che anche questa cosa non devo darla per scontato.

Il comportamento è tutto ciò che un oggetto fa in interazione con l’ambiente e quando dico ambiente non dico la foresta, dico ambiente, cioè tutto.

Quando in psicologia si discute di cosa sia il comportamento, si parla del comportamento degli organismi viventi.

il comportamento di un organismo vivente e tutto ciò che l’organismo vivente fa interagendo con il contesto.

Il contesto è tutto. Cos’è il contesto? Tutto quello che non è comportamento rispetto all’organismo vivente che vi interagisce.

Significa che tu sei l’ambiente contesto di tutto ciò che interagisce con te: ASSURDO.

Quand’è che una cosa vive? Quando che una cosa si può chiamare organismo vivente? Qui viene il bello. Un organismo è vivente quando è capace di:

  • accumulare energia, cioè mettere da parte energia per spenderla quando gli è più utile;
  • accumulare e trasmettere informazioni.

La pila non è vivente perché non accumula informazioni e il computer non è vivente perché non accumula energia. La spina la devi mettere.

Un organismo vivente è capace di accumulare energia nutrendosi e accumulare informazioni.

Comè? Prima di tutto attraverso il patrimonio genetico di cui è dotato. Nei nostri geni c’è scritto tutto quello che ci serve per tenerci in vita e per farci riprodurre. Attraverso la riproduzione noi trasmettiamo informazioni biologiche.

Ma non solo noi, pure le scimmie, le piante e i batteri. E i virus? Sono organismi viventi? Per alcuni si e per alcuni no. Non lo so. C’è un dibattito enorme tra preti e casalinghe che cercano di chiarirlo. Io non lo so.

So però una cosa, molti dei nostri comportamenti hanno origine antichissime.

Non dimentichiamo mai che siamo il risultato di milioni di anni di evoluzione e che quindi dentro di noi ci sono comportamenti che hanno funzionato anche nei nostri antenati più primitivi.  Gli organismi unicellulari.

Ora noi ci diamo delle arie perché pensiamo che i nostri comportamenti sono il prodotto di una volontà superiore che ci ha dotato di una coscienza e di un’anima e che per questo pensiamo; in realtà i comportamenti che più frequentemente agiamo ce li hanno dati i vermi gli organismi che a malapena erano organismi viventi.

Alcuni scienziati hanno osservato che il comportamento che fa evitare il pericolo è molto più primitivo del comportamento che orienta alla ricompensa e al piacere.

Ogni cosa che facciamo la possiamo fare per evitare una punizione o per avere una ricompensa?

Studia che poi ti do una caramella. Se non studi ti do una boffa. Secondo te e meglio studiare per avere una caramella o per non avere una boffa?

Secondo questi scienziati è più probabile in termini evolutivi che studiamo per non avere una boffa perché questo tipo di comportamento ha origini molto più lontane.

Cioè fare una cosa per evitare una punizione.

Immagina di essere un organismo unicellulare che sguazza in un bel brodo caldo. Ti muovi senza motivi. Non hai ancora la capacità di andare dove vuoi, cioè non hai la capacità di regolare il tuo movimento.

Nel brodo ci sono cose che ti uccidono e cose che ti nutrono. Tu però ti muovi a caso mosso dalla corrente.

Se sei fortunato e tocchi una cosa che ti nutre bene. Vivi. Se sei sfortunato e tocchi una cosa che ti uccide. Muori. Punto. Se tocchi una cosa che ti fa riprodurre, favoloso. Ti riproduci.

è stato osservato che, in organismi simili, la capacità di evitare i pericoli è comparsa prima di andare verso la ricompensa.

Praticamente ad un certo punto e per caso alcune di queste cellule, sono diventate capaci di muoversi a piacere e hanno imparato che era utile muoversi per evitare eventuali sostanze tossiche che le avrebbero uccise.

La prima cosa che hanno fatto non è stata riconoscere le sostanze nutritive per mangiare prima. Se mangiavi mangiavi. La prima cosa che hanno fatto è stata quello di scappare.

E questo succede a tutti noi. Cioè tutti noi sappiamo che è molto più facile non fare che fare. Tutti noi sappiamo che è molto più facile evitare i fastidi piuttosto che avere un atteggiamento consapevole e orientato verso le cose che migliorano la nostra vita.

Ma, c’è un ma… perché mi pare ovvio che questi organismi non pensavano. Non è che pensano, a guarda, se vado di la c’è quella cosa che se l’assaggio muoio. No. Non c’è bisogno di pensare. Lo sai che serve? Serve una funziona psicologica molto più semplice. Semplicissima. La prima di tutte. Serve solo la percezione. Neanche gli occhi servono. Non è che percepisci solo con gli occhi. Praticamente nel DNA di questi organismi c’è scritto, se percepisci questa molecola qua, allora vai dall’altro lato.

Non serve neanche l’attenzione, ne la memoria. Attenzione e memoria sono già funzioni molto più complesse. Figuriamoci pensiero e coscienza. Pensiero e coscienza a sti livelli sono fantascienza. E tu li dai per scontati.

Solo dopo un bel po’ arrivano attenzione e memoria.

Ad esempio, attenzione e memoria non  li hanno manco le zecche, che già sono cose enormi e che possiamo vedere.

Nel DNA delle zecche c’è scritto: cammina, appena c’è una cosa dritta Sali e aspetta. Appena percepisci determinate sostanze, lasciati cadere, appizzati e succhia.

Praticamente nel DNA delle zecche c’è scritto, cammina, vai sempre dritto, appena tocchi un albero Sali e aspetta, appena senti puzza di sudore sotto di te, lasciati cadere e mangia.

Cosa serve alle zecche? Quale funzione ha il suo sistema nervoso? Detta così, solo una: la percezione.

Cioè deve solo percepire. La sua memoria è scritta solo nel DNA ed è innata. Altro che non te lo scordi? Alcune cose manco le abbiamo imparate eppure non possiamo dimenticarle.