Ho il disturbo ossessivo compulsivo a Palermo.
Maledetta ossessione. Se non scrivo subito questo contributo ti viene l’AIDS.
Questo è il vero problema degli ossessivi. Credere che se non fanno qualcosa, qualcos’altro di veramente brutto succederà e magari succederà alla persona che amano di più.
Possiamo perdere il controllo di ogni cosa: della macchina, dei nostri figli e di quello che preferiremmo guardare in televisione. Quando però perdiamo il controllo dei nostri pensieri è un casino.
Un’ossessione non è altro che un pensiero di cui abbiamo perso il controllo. Mamma mia.
Ma non un semplice pensiero descrittivo, tipo: “sono troppo bello”. Ma piuttosto un pensiero interpretativo del tipo: “se non guardo l’orologio se ne va la luce”.
Un pensiero interpretativo, interpreta appunto fatti riconducendoli a causalità ed effetti.
Se premo l’interruttore si accende la luce, giusto?
Perfetto. Tutti gli animali interpretano i fatti ogni volta che pensano in forma di SE…ALLORA.
Il problema dei pensieri ossessivi è che non solo sono pensieri interpretativi fuori dal nostro controllo, ma sono anche estremamente irrazionali.
Le ossessioni possono produrre preoccupazioni e nessi di causalità del tutto irrazionali. Tipo: “se non mi lavo la faccia tua madre muore”.
Incredibile.
Ecco perché nei film vediamo gente che non può toccare le linee dei marciapiedi o aprire e chiudere la porta tre volte prima di uscire.
Se provassimo a chiedere perché ci risponderebbero: “perché se non lo faccio la luna cade sul pianeta e sarebbe colpa mia”.
Ecco. Altra cosa in comune tra le persone ossessionate seriamente è che sono persone che si sentono eccessivamente responsabili circa il destino di qualcosa o qualcuno e che quindi se dovesse succedere qualcosa di brutto sarebbe colpa loro.
Grazie comunque alle compulsioni, che sono veri e propri rituali, riescono a tenere sotto controllo le ossessioni. Fondamentalmente un ossessivo impara che l’ossessione genera ansia e che per ridurla c’è solo una cosa da fare e deve farla fino a quando basta: fino a quando l’ansia scende.
Ci sono molti tipi di ossessioni, da contaminazione (se non mi lavo le mani mi viene l’AIDS), da controllo (se non controllo se ho chiuso il gas succede una strage), da aggressività (se la televisione è spenta uccido mio figlio), ecc…ecc…
Le compulsioni possono anche non essere visibili, tipo contare a mente o pregare tot volte.
Un pensiero ossessivo è comunque un pensiero non accettato. Il pensiero ossessivo è un pensiero che disturba e quindi indesiderato. Ci sono pensieri che ci piacciono e pensieri che non ci piacciono: ecco, le ossessioni non piacciono. Un conto è che preghi perché ti piace e credi in Dio, un conto è che preghi perché se non lo fai succede un casino e vorresti non pensare che devi pregare per forza.
Gli Psicologi ormai sanno molto bene cosa sono le ossessioni e le compulsioni, purtroppo ancora non è molto chiaro perché un pensiero X ad un certo punto anche se assurdo viene creduto vero.
L’importante è sapere come si risolvono e come se ne esce davvero.
Forse potrebbe succedere a tutti.
Tutti noi pensiamo tutto ed il contrario di tutto. Non per questo siamo i nostri pensieri. In questo momento io sto pensando che ora mi alzo dal divano e tiro il computer con tutta la mia forza contro la finestra. Lo sto pensando ma mica significa che lo voglio fare, ne tanto meno che lo farò.
Gli ossessivi invece hanno una specie di fusione tra pensiero e azione. Praticamente se penso una cosa significa che io sono i miei pensieri e se penso una cosa brutta significa che sono una persona brutta. Per non esserlo devo contrastare il pensiero con la compulsione. È tutto più chiaro?
Forse se a Palermo ci fossero più ossessivi vivremmo una città migliore.
Se non esco a pulire le strade non solo la città si sporca, ma il Diavolo ride. Ed io non voglio che il Diavolo ride, perché io amo Gesù.