Perché l’ansia non ci fa più uscire di casa? Perché l’ansia  imprigiona sul divano? Perché l’ansia fa andare in bagno?

Può capitare di incontrare persone che vengono facilmente scambiate per depresse ma che in realtà sono ansiose.

Può capitare che la nostra ansia ci sia talmente sfuggita di mano che ci ha portato a condurre una vita priva di stimoli a tal punto da non farci neanche più prendere in considerazione che sia utile fare una doccia e uscire a fare una passeggiata.

Tu, come definiresti una persona che si comporta così? Depressa? Ed invece potrebbe soffrire d’ansia. E magari, se presente, l’umore depresso ne è solo una conseguenza.

Come si può arrivare al punto di “non alzarsi dal divano” e di restare tutto il giorno a guardare la televisione? Ora ci arriviamo.

Ce lo siamo detti altre volta in altri approfondimenti (qui), ma stavolta parliamo di alcuni comportamenti specifici.

Ricordiamoci che:

  • Scopo dell’ansia è quello di metterci in guardia da possibili pericoli.
  • Scopo dell’ansia è quello di farci evitare pericoli.

Apro una piccola parentesi. Il comportamento principale degli organismi viventi non è quello di andare verso le cose che piacciono, ma piuttosto è quello di evitare cose che non piacciono. Sta cosa è stata osservata pure nei batteri.

Prova ad immaginare un bambino che deve mangiare i broccoli davanti ai cartoni. Pur di non mangiare i broccoli si perde i cartoni. Non capita?

Esattamente. Certe volte facciamo cose non perché vogliamo farle ma per il semplice fatto di non volerne fare altre.

Mi ricordo benissimo che una volta per saltare un’interrogazione a scuola sono rimasto tutta la mattina da solo a passeggiare per il centro di Palermo. Nessun altro mio compagno aveva deciso  di non entrare a scuola. Questo non significa che quel giorno ero contento di passeggiare. Anzi. Ero solo ed  annoiato. Non vedevo l’ora di poter tornare a casa senza che mia madre sospettasse di nulla.

Prima di entrare a scuola però la mia ansia era alta. Appena ho deciso di andare in centro e sono risalito sul motorino la mia ansia di colpo è andata a zero.

Riflettici, quante volte hai fatto qualcosa di simile. È normalissimo.

Tutti questi tipi di comportamenti sono di fatto ricompensanti. Una ricompensa non è solo ottenere ciò che desideriamo ma anche non avere più ciò che non volevamo.

Gli effetti collaterali dell’ansia

Quando le persone ad un certo punto capiscono che il modo più facile per non avere più l’ansia  è smettere di fare cose ecco che sta per arrivare la fregatura delle fregature.

Ad un certo punto pur di evitare la sensazione spiacevole si sceglie di non fare e di rimanere nel posto più sicuro che la maggior parte di noi conosce: casa propria e ancora meglio il proprio divano.

Gradualmente e senza che ce ne rendiamo conto, l’ansia riduce il nostro raggio d’azione fino ad imprigionarci nella stessa casa. Oggi non vado all’interrogazione. Domani non prendo l’aereo. Poi posso incontrare i miei compagni al supermercato e non vado al supermercato. Poi non vado a ballare. Poi non faccio quest’altra cosa…e alla fine sono a mare.

Può pure capitare che l’ansia ci costringa ad andare sempre in bagno. Capire perché l’ansia ci fa andare in bagno non è complicato.

Considera che in tutti gli esseri viventi l’ansia attiva tutto il nostro organismo per prepararlo alla fuga o all’attacco. In ogni caso facciamo entrambe le cose meglio quando siamo più leggeri. In poche parole la natura ha fatto in modo di farci svuotare quando per prepararci meglio a fronteggiare l’ansia. Il nostro organismo è lo stesso da almeno 70 mila anni e quindi le nostre reazioni fisiologiche all’ansia sono le stesse di quando dovevamo scappare nella foresta. Oggi sta cosa non ha più tanto senso eppure ci sono persone che prima di uscire di casa mentre pensano a quello che dovranno fare sentono la necessità di dover andare prima in bagno. C’è pure il detto: “farsela sotto dalla paura”.

È per questo alcune persone lasciano la scuola, il lavoro, gli amici, la famiglia, ecc… fino ad abbandonarsi credendo che sia tutto inutile e che non ci sia più niente da fare. La cosa ancora più spiacevole è che non è raro capire quanto queste stesse persone non se ne rendano conto magari fino a perdere tutto.

Certe volte capita che le persone pensino che non ci sia niente da fare e che le cose vanno come vanno.

Certe volte le persone pensano che non dipende da loro.

È vero, nessuno è padrone assoluto della propria vita. Molte cose dipendono da altre cose che non sono sotto il nostro diretto controllo. Ma è anche vero che ognuno di noi può scegliere di fare tantissime cose che non considera nemmeno: o perché le crede irragionevolmente troppo difficili o perché non ne considera nemmeno l’opportunità.

è altrettanto vero che spesso non ci si rende conto che alcune cose che facciamo le facciamo solo per evitare fastidi e preoccupazioni e purtroppo mi dispiace dirlo, fastidi e preoccupazioni sono le forme più lievi dell’ansia che piano piano possono diventare estreme.

Come superare l’ansia

Ogni cosa che facciamo è una scelta. Ci sono scelte  che al massimo ci fanno perdere un po’ di tempo, come scegliere di guardare un film che poi non ci piacerà; e scelte che… ci siamo capiti.

Una cosa è comunque certa. C’è sempre una scelta che ognuno di noi può fare in un qualsiasi momento della sua vita, sia per togliere dispiacere sia per aggiungere piacere.

Basta cominciare a riflettere su questo: quante cose fai per evitare dispiacere (ansia) e quante cose fai per aggiungere piacere (gioia). E oggi? C’è qualcosa che hai fatto per evitare l’ansia? E hai fatto qualcosa per aggiungere qualità alla tua vita?

Per superare l’ansia comincia da questo.

 

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