Cos’è il reddito di cittadinanza
spesso ormai mi sento chiedere a che serve il reddito cittadinanza e perché alcune persone devono averlo.
Non sono tanto vecchio e nella vita devo ancora capire tante cose.
Una cosa però credo di averla capita abbastanza bene.
Ognuno di noi può trovarsi in difficoltà.
Anche chi crede di non avere nessun problema, soprattutto economico o lavorativo, ad un certo punto può perdere tutto e Può perdere soprattutto ogni tipo di motivazione e di fiducia che è la cosa peggiore.
Poter beneficiare del reddito di cittadinanza significa poter essere aiutato senza dover ringraziare nessuno in particolare ma tutta la società.
Ti anticipo una cosa: beneficiare del reddito di cittadinanza significa decidere di assumere un atteggiamento consapevole, attivo e responsabile nella propria vita.
Da quando gli esseri umani si sono distinti come specie dalle scimmie, hanno sempre lottato per evitare di farsi sfruttare. La lotta dell’umanità è sempre stata la lotta contro lo sfruttamento sul lavoro. Lo sfruttamento c’è ancora ma ci sarà ancora per poco perché si è concordi su una cosa. Fra non molto, forse 100 anni, il problema delle persone non sarà più quello di non farsi sfruttare ma quello di non essere irrilevanti.
Con il Reddito di cittadinanza le persone possono finalmente anche poter dire: “no”
, perchè rifiutare dei lavori per 500 euro al mese tutti i giorni tutto il giorno, non è lavorare ma sfruttamento. Il reddito di cittadinanza cambia gli atteggiamenti diffusi, probabilmente lo farà lentamente ma lo farà in modo inarrestabile. Esattamente come qualsiasi atteggiamento sociale cambia. All’inizio i fumatori trovavano assurdo non poter fumare nei locali, ogni sarebbe assurdo trovare ancora chi crede nel contrario;
Per non parlare di quando era normale che gli uomini potessero essere violenti con le donne; oggi è inconcepibile.
Come detto però il problema non è solo lo sfruttamento ma il continuare ad essere tutti utili.
Se fino a non molto tempo fa, solo alcune persone potevano essere sostituite dalle macchine, oggi anche le competenze più raffinate rischiano di diventare irrilevanti. Basta pensare alle macchine che fanno diagnosi complesse e sostituiscono i migliori medici, basta pensare alle macchine che si guidano da sole e sostituiscono i tassisti, per finire alle App che sostituiscono i cassieri nei supermercati. Anche se nuove professionalità si affermano per permettere tutto questo progresso, è anche vero che ogni volta che scompare un lavoro vecchio stampo coinvolge molte più persone.
Il reddito di cittadinanza rappresenta quindi lo strumento per non abbandonare le persone.
Perché ad ognuno di noi ad un certo punto della sua vita qualcosa può andare storto e fare diventare la nostra vita irrilevante.
Sembra strano, anche a me sembra strano, eppure la nostra società ha deciso di agire a supporto delle persone che rischiano di rimanere troppo indietro. Non c’è molta scelta. Quando qualcuno resta indietro o lo vai a prendere o lo lasci li.
E lì, un giorno potrei trovarmici pure io e mi dispiacerebbe davvero non trovare aiuto.
Il dilemma politico è decidere se è giusto abbandonare o è giusto recuperare. In questo momento abbiamo democraticamente deciso che è giusto recuperare ed io credo che sia pure più utile per il bene di tutti.
Come funziona il reddito di cittadinanza? Funziona così.
Chi crede di avere serie difficoltà economiche va all’INPS e richiede di poter beneficiare della misura di contrasto alla povertà che si chiama REDDITO DI CITTADINANZA.
Il reddito di cittadinanza non supporta però il solo richiedente ma tutta la sua famiglia ed è per questo motivo che ogni membro della famiglia deve firmare un patto.
Prima di tutto gli operatori cercano di capire perché chi richiede supporto lo richiede.
Se sei povero ci sono due motivi, un motivo e rintracciabile nella società come diresti tu è colpa dello stato. Un altro motivo invece è riconducibile alla persona. Se queste due cause si scontrano allora è un bordello. Il risultato è che nella migliore della ipotesi la persona ha un problema di inserimento lavorativo, nella peggiore ha un problema di inserimento sociale.
Ma questa è un’altra storia.
Le persone credono che il reddito di cittadinanza sia una carta con un po’ di soldi da poter spendere ogni mese. Niente di più sbagliato. Il reddito di cittadinanza è l’opportunità di potersi rimettere in carreggiata.
Attraverso il supporto economico possiamo ritrovare il tempo per rimetterci in discussione e capire cosa può essere andato storto nella vita e cosa possiamo fare per avere un’altra chance.
È vero il mercato del lavoro in Italia è in crisi: travagghiu un cinnè, ma è anche vero che molti non sono fatti per il mercato del lavoro attuale.
In un pezzettino della storia dell’umanità serviva chi ferrava i cavalli ad un certo punto però tutti quei cavalli in giro non c’erano più, servivano gommisti. Esattamente come chi produceva candele, o diventava elettricista o non avrebbe più lavorato per il resto della sua vita.
Ognuno di noi è abituato a pensare che il mondo rimane sempre lo stesso eppure dovremmo già sapere che non è mai stato uguale al giorno prima. Figuriamoci 10 o 100 anni prima. Ma lo dimentichiamo. Per questo anche chi crede che non avrà mai problemi commette un grave errore. Fidatevi. Anche chi crede che niente lo potrà mai buttare fuori perché tanto ha l’impiego pubblico rischia ormai grosso. Ogni volta che sentiamo al telegiornale bisogna ridurre i tempi della burocrazia e snellire i processi, significa che qualcuno che fa qualcosa non solo non serve più ma la sua presenza complica pure le cose: praticamente qualcuno è diventato inutile.
E quindi? Cosa significa beneficiare del reddito di cittadinanza? Beneficiare del reddito di cittadinanza significa tante cose, alcune belle e altre bellissime.
Quelle belle ruotano all’assegno e al non doversi preoccupare di come pagare l’affitto, le bollette e fare la spesa. Ah, una cosa, perché per alcuni non è chiaro.
Il reddito di cittadinanza non serve a diventare ricchi e non serve nemmeno ad arrotondare.
Diventare ricchi dipende da noi. Farci arrotondare dipende dalle nonne. E per alcuni la fregatura è proprio questa: quando si crede di prendere troppo poco. Per me invece è la parte bellissima. Chi firma per ottenere il reddito di cittadinanza firma un vero e proprio contratto con la società e si impegna a ricambiarla. Il reddito di cittadinanza è un vero e proprio contratto tra la persona e la società. E la società si aspetta molto in cambio che non sono solo le 4 regolette che vogliono farci credere. Ricordiamoci che chi fa firmare un contratto è il banco e il banco non perde mai. La società punisce. Magari non mette in galera ma punisce. Lo sai come? Con la vergogna e il disprezzo e da queste cose non si scappa e fanno ancora più male.
Comunque, io lo so che c’è molta diffidenza. In Italia la mancanza di fiducia tra cittadini e tra cittadini e le istituzioni ormai è quasi cronica. Eppure il reddito di cittadinanza rappresenta quel tentativo di risanarla.
Lo sai perché? Perché è quella volta nella nostra vita che ci viene dato prima ancora che ci venga chiesto.
È la prima volta che prendiamo tasse ancora prima di pagarle. E nella mia mente il sistema sarebbe perfetto se ogni beneficiario del reddito ad un certo punto uscisse dalle sue difficoltà e cominciasse a pagare tasse in modo da lasciare il suo posto a qualcun altro. Non è bellissimo?
Comunque, senti qua, lo sai cosa dice la legge? Ma non la legge delle persone, la legge di natura. Quella che è scritta nel nostro DNA. Nel nostro DNA ci sono scritte alcune cose che valgono per tutte le persone di questo pianeta a prescindere da quando sono nate e dove sono nate.
Te ne dico due:
1) il supporto sociale e direttamente proporzionale al controllo sociale.
Sta cosa significa che in ogni nostra relazione ogni volta che qualcuno ci aiuta o ci supporta, poi si aspetta qualcosa in cambio. Vale per tutti. Pensaci. Ogni volta che fai qualcosa per qualcuno poi ti aspetti che quel qualcuno ricambi, se no pensi che è un fango. Funziona così. Per questo in questo caso la società dà ma si aspetta che tu faccia qualcosa in cambio, come ripensarti prima di tutto come cittadino e poi come lavoratore aderendo alla progettualità prevista, sia formativa sia di inclusione sociale. Ma la legge ancora più bastarda e scritta nel nostro DNA lo sai qual è? questa. Senti qua.
2) Ognuno di noi è disposto a perdonare la trasgressione dell’altro se la trasgressione viene determinata da uno stato di necessità.
Per capirci, se al telegiornale sentiamo: “padre disoccupato ruba al supermercato perché povero”, immediatamente con il nostro cervello lo perdoniamo e siamo tutti disposti ad andargli a saldare il conto. Se sentiamo però: “padre percettore di reddito di cittadinanza ruba al super mercato” allora pensiamo, che stronzo, in galera subito.
Te lo ricordo, adesso ci siamo capiti: Essere un beneficiario di cittadinanza significa pertanto assumere un atteggiamento consapevole, responsabile e attivo nella propria vita… E la prima consapevolezza che serve avere è
I NAVIGATOR SUPPORTANO…
I NAVIGATOR NON SONO SCORCIATOIE MA AUTOSTRADE.
I Navigator non trovano lavoro ma fanno in modo che le persone siano nelle condizioni di poterne trovare uno.
Autostrade perché ci permetteranno di accelerare nell’imparare e comprendere tutte quelle cose che abbiamo trascurato fino ad oggi.
Ma non ti devi preoccupare, perché ognuno di noi è il risultato di tutte le persone che ha incontrato nella sua vita e il prodotto di tutte le cose che ha imparato.
Magari è l’occasione di incontrare persone nuove e imparare cose più utili.
Diamoci da fare.
Guarda il video dove spiego cosa faccio da Navigator.
Sezione speciale integrazione sociale