Cos’è l’ansia? Cos’è il Panico? cos’è la paura?

Cos’è l’ansia?

Non lo sai? Certo che lo sai. Se te lo chiedessi ne parleresti come farebbe un poeta.

L’ansia è un macigno sullo stomaco che ti schiaccia e ti fa sprofondare nei vortici delle tenebre.

Ok, lasciamo stare la poesia. Troppo complicato.

L’ansia è un’emozione. Aspè, non proprio. L’ansia anticipa le emozioni, nel 90 percento dei casi anticipa la paura.

La paura è un’emozione.

Allora, cos’è l’ansia?

L’ansia è una sensazione spiacevole che proviamo ogni qual volta percepiamo di poter essere minacciati da qualcosa perché potremmo esserne danneggiati.

L’ansia è uno stato di attivazione emotiva. Ogni volta che potrebbe verificarsi qualcosa di pericoloso, la nostra mente attiva l’interruttore dell’ansia per metterci in guardia. Tipo il senso di Ragno.

L’ansia è il risultato di tutte le funzioni della nostra mente. Dipende dalla percezione, dall’attenzione, dalla memoria, dal pensiero, dalla coscienza.

Praticamente la nostra mente fa così e ci dice: “tu esisti e sei una cosa separata dal resto. Esistono pure altre cose che possono essere pericolose. Quindi stai attento dove sono anche perché hai imparato, memorizzato cosa ti può succedere. Assurdo.

Tutto qui, no, non è tutto qui. Lo sapevo che non ne uscivo. Per parlare bene di ansia non basterebbero 100 articoli. Comunque, l’ansia è alla base della vita di tutti gli esseri viventi che hanno almeno mezzo cervello.

Lo sai perché? Perché non è che se succede qualcosa allora tutti attiviamo l’ansia allo stesso modo? Per niente. Ognuno di noi va in ansia a modo suo e c’è chi ci va tantissimo e c’è chi non ci va per nulla. Com’è sta cosa?

Considera che una parte dell’ansia che possiamo provare è biologicamente determinata ed è diversa per ognuno di noi. Ognuno di noi nasce predisposto a provare un certo tipo e una certa quantità di ansia. Praticamente i tuoi genitori non hanno deciso solo di che colore dovevi avere i capelli ma anche quanto dovevi essere ansioso. Assurdo. Il resto lo impariamo. Cioè sulla base della nostra predisposizione e della sensibilità all’ansia, la vita ci mette di fronte ad esperienze, queste esperienze e le conseguenze di queste esperienze completano il nostro modo di essere ansiosi.

Stampati nel cervello che l’ansia ha permesso a tutti gli organismi animali, noi compresi, di aumentare le nostre probabilità di sopravvivenza e quindi le nostre possibilità di riprodurci.

Il vero problema sarebbe non provare ansia.

L’umanità si sarebbe già estinta da un pezzo.

Considera che magari per ogni persona che soffre patologicamente di ansia, c’è una persona che forse manco sa cosa significa: tipo Brumotti.

Comunque, come ogni attivazione emotiva, l’ansia può avere diverse intensità, possiamo avvertire una leggera preoccupazione, possiamo essere seriamente preoccupati, possiamo avere paura o possiamo essere terrorizzati ed avere un vero e proprio attacco d’ansia o di panico.

L’unica cosa certa è che ogni volta che l’ansia spunta noi dobbiamo fare qualcosa per farla scendere ad esempio scappare. Certe volte invece se avvertiamo ansia per un qualcosa che crediamo di dover fare ma non si sentiamo abbastanza pronti o all’altezza per farla scendere immediatamente basta decidere di non fare, basta decidere di fare altro, tipo decidere di rimanere sul divano o di fare un’altra strada. In una parola EVITIAMO, la minaccia.

L’intensità dell’ansia, cioè quanta ansia abbiamo, dipende pure da quanto tempo crediamo di avere per agire. Più pensiamo di avere tempo per CONTROLLARE quello che ci spaventa o più pensiamo di avere tempo per prepararci a fare quello che dobbiamo fare, meno ansia avremo. Più una cosa è distante nel tempo e nello spazio meno ansia hai. Più una cosa è vicina nel tempo e nello spazio più ansia hai.

E poi, poi la nostra ansia dipende anche da un’altra cosa. Dipende da dove viene la minaccia, perché una minaccia può venire da fuori e allora è tutto relativamente più facile. Basta non farsi trovare o stare lontano; ma una minaccia può venire pure da dentro, cioè non è il mondo pericoloso ma sono io fragile e vulnerabile, e in questi casi è un bordello.

Questa è la vera differenza tra attacchi d’ansia e attacchi di panico. Una persona che soffre davvero di attacchi di panico è continuamente preoccupato della possibilità di avere attacchi di panico.

Temere gli attacchi di panico non è altro che temere per il proprio stato di salute.

Questa è la fregatura. Una persona che soffre di attacchi di panico non ha paura di qualcosa che può succedere fuori, ha paura di qualcosa che può succedere dentro: tipo un infarto. E non c’è tempo per andarsi a fare i controlli perché l’infarto può avvenire subito. ORA! Cosa c’è di più brutto del credere che puoi morire subito e senza motivo. Niente!

Diversa invece è la sensazione di chi crede di avere una salute cagionevole e di essere particolarmente vulnerabile ma di avere del tempo per andarsi a fare i controlli. In questi casi l’attenzione verso il proprio stato di salute è pure costante, l’ansia c’è sempre ma non è a livelli estremi come nel caso di chi soffre di attacchi di panico.

Già ho parlato un po’ di disturbo ossessivo compulsivo. L’ansia c’entra pure. Casomai poi guardalo.

Nel caso delle fobie specifiche invece la nostra ansia è determinata dalla sensazione di poter incontrare qualcosa che temiamo: ad esempio un cane.

Più un cane è vicino più l’ansia sale fino a quando possiamo avere un vero e proprio attacco d’ansia che è simile all’attacco di panico e anziché scappare ci paralizza, come una volpe di fronte i fari di una macchina.

Facciamo sta precisazione, come ho detto all’inizio l’ansia anticipa spesso nella maggior parte dei casi la paura. Quindi se penso che nell’altra stanza c’è un cane e devo tenere la porta chiusa, allora provo ansia. Se il cane però scappa e me lo ritrovo davanti allora provo paura.

Facile, giusto?. Spero di aver chiarito davvero cos’è l’ansia.

Se per te la tua ansia è un problema allora devi cominciare a capire che tipo di ansia hai.

Perché la soluzione è diversa per ogni tipo di ansia e ci sono 280mila tipi di ansia diversi.

Ma per prima cosa, il mondo è pericoloso o tu sei debole? E quanto tempo hai per metterti in salvo. Poco o abbastanza?

Schema dell'ansia

l’ansia dipende dal tipo di minnaccia percepita.


 

Ricordo che sono uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale e faccio anche trattamenti per i disturbi d’ansia e di panico a Palermo e Monreale.

 

Cosa sono gli attacchi di panico