Psicologo per il Corona Virus.

Perché siamo tutti più irascibili?

Perché alcune persone continuano ad uscire?

In questo momento di isolamento, probabilmente anche tu, sei più vulnerabile alla rabbia.

Scherzando girano battute sulle coppie che sono messe tutte alla prova, per non parlare di quanto ci fanno arrabbiare quelli che vanno in giro.

Tutti stiamo più in guardia e …

La rabbia è quella sensazione che ci avverte che qualcosa sta andando storto o potrebbe andarci facilmente.

Praticamente, ogni volta che qualcuno, con i suoi comportamenti,  non soddisfa le nostre aspettative ci arrabbiamo. Soprattutto se siamo intimi ed in relazione paritaria: praticamente se percepiamo che la persona non è più forte di noi.  Se percepiamo squilibrio di potere invece non c’è rabbia ma paura, quindi sottomissione o fuga. Per questo, spesso rabbia e ansia sono collegate tra loro. Ma di questo ne parliamo un’altra volta.

La nostra mente è fatta di regole e continuamente ne aggiunge altre. Lascia stare i decreti. Non ci arrabbiamo perché qualcuno trasgredisce le regole che qualcuno ci dice. Ci arrabbiamo perché qualcuno trasgredisce le regole che sono costruite o accettate dalla nostra mente.

Ognuno di noi sa cos’è davvero importante per sé. Tutte le cose che sono importanti per noi si chiamano Valori.  La nostra salute, la nostra famiglia, la nostra cosa,  i nostri soldi, la nostra città, ecc…

Tutte le regole servono a proteggere tutte le cose che per noi sono importanti.

La nostra mente quindi ci dice: “le persone non devono uscire” perché se escono la tua salute è in pericolo. Tuo figlio deve sistemare la stanza perché se no perdiamo il controllo della casa. Lo stato ci deve dare i soldi se no sono nei guai. Ecc… ecc… . Ogni volta che qualcuno fa qualcosa che trasgredisce una di queste regole ci arrabbiamo.

Ci dicono che dobbiamo avere più pazienza. Non è vero. Perché la pazienza non è infinita ed ad un certo punto la rabbia repressa con forza e fatica emerge e diventa ira.

Non dobbiamo essere pazienti.

Dobbiamo invece capire se le cose che ci fanno arrabbiare sono ragionevoli e giustificabili o se in questo momento possiamo essere semplicemente più tolleranti e rivedere una attimino quelle che sono le nostre regole.

Se i miei figli in questo momento lasciano più giocattoli per terra, è normale. Mi piacerebbe che li raccogliessero ma in questo momento è normale che ci sia qualche giocattolo in più per la casa.

Quello che manca davvero è la possibilità di distrarci, quindi se normalmente ad alcune cose non ci facciamo neanche caso, o perché proprio non ce ne accorgiamo o perché mentre rimproveriamo stiamo già pensando alle cose che dobbiamo fare…

In questo momento diventiamo più intolleranti proprio perché sono poche le vie di fuga.

Senza contare lo stato di tensione emotiva di partenza che ci predispone all’irascibilità.

Alla fine è vero, se la mia mente è già in tensione, posso rivolgere la mia tensione verso qualche altra persona per ritrovare nuovi equilibri. State quindi accura.

Ogni volta che la nostra mente ci dice: “devono assolutamente”,

  • Puilre, cucinare, sistemare, ecc…

Non fa altro che alzare il nostro livello di frustrazione.

La frustrazione è la sensazione di non poter soddisfare i nostri bisogni a causa di impedimenti esterni.

Ora la fregatura è che la nostra casa può diventare un covo di frustrazione, perché è l’unica cosa che possiamo tenere sotto controllo.

La frustrazione irrisolta inoltre ci suggerisce l’arrivo di catastrofi imminenti. Se la casa è sottosopra allora è una catastrofe. Tutto è fuori controllo. Pura catastrofe.

Se ci fai caso la stessa cosa avviene con le persone che vanno in giro senza motivo o addirittura con quelli che fanno le vampe o che vanno a correre.

VALORE: “LA MIA VITA”.

Regola: “DEVONO ASSOLUTAMENTE RIMANERE A CASA”.

CATASTROFE: “MORIREMO TUTTI”.

Più la nostra emotività si attiva negativamente, più giudichiamo negativamente gli altri.

I miei figli sono maleducatissimi. Quelli che escono sono stronzi, stupidi, e tutto quello che vi passa per la mente.

Ma perché escono, perché fanno le vampe? Non lo so. Possiamo solo ipotizzare.

Alcuni semplicemente non considerano la loro vita importante e sono rancorosi e arrabbiati per motivi precedenti. Magari vedono nel corona virus la possibilità di poter riorientare la loro frustrazione e la loro aggressività sputando nella frutta per punire tutta l’umanità.

Altri magari pensano che non saranno i dottori a salvarci ma Dio: pregare e addumare fuochi per strada  è più utile ( vampe di san giuseppe a Palermo). E così abbassano i loro livelli di ansia. Altri magari fanno i falò per strada solo per manifestare il loro potere, il potere che non hanno.

Considerate comunque che ci sono comportamenti biologicamente determinati utilissimi a rimodulare la nostra emotività. Tra questi ci sono mangiare, pulire, sistemare e camminare o muoversi. Sono comportamenti che non sono una soluzione al problema ma sono utilissimi a farci stare meno male.

Hai presente quando una signora sta per partorire e il marito fa avanti e indietro davanti  la sala d’attesa?

Ecco, magari a molte persone è venuta la voglia di correre solo per abbassare il loro livello di ansia aumentando la percezione del controllo percepito.

Senza considerare quelli che vogliono correre solo perché invece non percepiscono il rischio legato al corona e si sentono privati della loro libertà.

Considera che i valori si strutturano gerarchicamente nella nostra mente.

Cos’è più importante la nostra vita o la nostra libertà?

Per molti sempre la libertà, non saremmo arrivati dove siamo arrivati se qualcuno non avesse lottato per la libertà.

Ma davvero credi che rimanere a casa qualche giorno sia una privazione della tua libertà?