Cosa c’entra la qualità della vita con la psicologia.

Tu hai una buona qualità della vita? Cosa puoi fare per averla? Ti sei mai sentito dire: “l’importante è la salute?” o “l’importante è il lavoro?”.

Tutti, senza saperlo, parliamo di qualità della vita. Ma cos’è? Cosa la migliora e cosa la peggiora. Quando possiamo considerare la nostra vita come di qualità?

Molto spesso leggiamo rapporti sulla qualità della vita di nazioni e città. Stavolta lasciamo stare i macrocontesti che la possono favorire o ostacolare.

Proviamo invece a tornare su un contesto individuale. Quando possiamo considerare la nostra vita come una vita di qualità?

Anche questo è un concetto che diamo per scontato e sicuramente quello che ci viene in mente è accostare la parola “qualità” alla parola “felicità”. Chi ha una buona qualità della vita è probabilmente felice. Siamo d’accordo. Ma perché? In che modo viene incoraggiata la nostra qualità della vita? Cosa vi influisce?

Se in contesto sociale, la qualità della nostra vita generale è influenzato dalle opportunità che il contesto offre: risorse, accesso alla vita pubblica, aree verdi, servizi, ecc…

Cosa possiamo fare noi e su quali fattori possiamo intervenire per migliorare, a prescindere dal contesto che abitiamo, la nostra qualità della vita?

Le ricerche sono tantissime ma i fattori individuali osservati e descritti non sono poi così tanti.

Ogni volta che si descrive qualcosa può essere descritto in termini quantitativi e qualitativi. Lo stesso avviene in psicologia.

Parlare in termini quantitativi è facile. Aspettativa di vita 85 anni. Altezza 1,80 metri. Ecc…

Anche quando compriamo qualcosa ne conosciamo facilmente i fattori quantitativi: 4 giga di ram; 4 ruote ed un volante; taglia 48; ecc…

Ma quando quello che compriamo è di qualità? Ne possiamo parlare ore, quello che dobbiamo capire è comunque l’essenza del concetto di qualità.

Per farla molto breve quando parliamo di qualità non possiamo trascurare la nostra percezione e gli standard esplicitamente o implicitamente condivisi. Quello che è di qualità per me, non lo è per te e viceversa oppure ci mettiamo d’accordo.

Qualità significa consapevolezza delle proprie aspettative. Se quello che ho supera le mie aspettative, allora lo percepirò come di qualità altrimenti no.

Se mi compro una macchina non la percepisco di qualità se ha 4 ruote perché 4 ruote le hanno tutte. La percepisco come di qualità se ha i sedili riscaldabili e magari non lo sapevo.

Lo stesso vale per la qualità della vita.

I fattori quantitativi di valutazione sono oggettivi, il modo in cui li percepiamo e li accostiamo alle nostre aspettative rientrano però in una dimensione qualitativa. Per questo motivo, anche se Palermo rispetto a molte città italiane ed europee ha valori bassissimi sugli indicatori quantitativi di valutazione, i cittadini palermitani sono comunque felici di abitare a Palermo e pensano di avere una buona qualità della vita. Non è possibile trascurare la percezione soggettiva determinata dal confronto con gli altri. E a Palermo gli altri sono abbastanza lontani.

Comunque…

Quali sono i fattori individuali che influenzano la nostra qualità della vita a prescindere dal posto che abitiamo? Quali sono le cose di cui ognuno di noi non può fare a meno?

  • Il proprio corpo. La propria fisicità. Il proprio aspetto;

Un corpo che funziona e in forma influisce massicciamente sulla nostra qualità della vita.

Tant’è che quando si fa riferimento alla salute, automaticamente si tende a sopravvalutare l’incidenza che la salute fisica abbia sulla salute in generale. Purtroppo il benessere fisico non è più indicatore di salute. Anzi menomale. Oggi, essere in salute non significa più vivere una condizione senza malattie, ma piuttosto una condizione di benessere diffuso a livello fisico, psicologico e sociale.

  • La propria formazione e la propria identità;

Non possiamo negarlo, più una persona è scolarizzata, colta, informata, ecc… migliore sarà la sua qualità della vita. La sua identità sarà più strutturata e maggiori saranno le opportunità sociali disponibili.

  • La famiglia;

Molti studi evidenziano come le persone più felici sono le persone  che godono di una dimensione familiare sia d’origine sia costituita. Camurrie a parte, avere una famiglia influisce positivamente sulla propria qualità della vita.

Ora lo so, ci sono famiglie e famiglie, parliamo di fattori generalizzabili. Per ogni fattore ci saranno eccezioni e persone che no ne sono interessate.

  • Rapporto di coppia;

Vivere la propria vita condividendola con un partner migliora la propria qualità della vita. Ricordiamoci sempre che ogni fattore si basa sulle proprie aspettative e quindi sulla propria percezione. Avere un partner o non avere un partner in questo pianeta influenza la qualità della vita delle persone.

Famiglia e rapporto di coppia non sono la stessa cosa. Ci si augura che siano complementari ma non sono la stessa cosa. Uno può essere molto soddisfatto della propria famiglia, della propria moglie in quanto moglie e dei propri figli in quanto figli ma non essere soddisfatto della propria moglie in quanto partner. Allo stesso modo si può essere molto soddisfatti del proprio partner ma magari non si è riusciti ad avere figli e quindi si percepisce il disagio che inficia sulla nostra qualità della vita.

Poi secondo te cosa?

Ovviamente…

  • I soldi, la propria disponibilità economica, il proprio patrimonio, ecc…

la disponibilità economica di cui possiamo godere influenza la nostra qualità della vita. I soldi fanno la felicità? Si. In ogni caso superata una certa soglia non si diventa più felici. L’importante è sapere che chi si muove sotto una certa soglia non gode di una buona qualità della vita.

  • Il lavoro;

il lavoro è il lavoro. A Palermo, dove lavorare non è poi così scontato si dice: “l’importante è u travagghiu”. Invitando a non lamentarsi per il proprio lavoro riflettendo sul fatto che molti altri non sono così fortunati ad avercelo.  Molto spesso ci si definisce dicendo cosa facciamo per campare. Il nostro lavoro struttura la nostra identità. Chi non lavora sente un grosso disagio dalla sua inoccupazione. Anche qui lavoro e soldi ci si augura che siano complementari ma non sono rari i casi in cui una persona gode di un ottimo patrimonio e non lavora oppure uno che lavora h24 ma non guadagna una lira.

  • Gli amici, le reti sociali , ecc…

Possiamo avere un lavoro shock, soldi, famiglia, ecc…ecc… ma senza relazioni amicali e sociali ci manca qualcosa. Non possiamo negarlo.

  • Lo stesso vale per gli ambienti che abitiamo, sia la nostra casa sia la nostra città, nazione, ecc… I contesti che abitiamo influenzano la nostra qualità della vita e la sua percezione.

Abitare una casa adeguata alle nostre aspettative in un buon contesto influisce sulla nostra qualità della vita; ma anche dove la nostra casa si trova è importante. Immagina di avere una casa media. Secondo te sarebbe lo stesso averla a Los Angeles o a Bangkok?

  • Il tempo libero;

i nostri hobby lo stesso. Chi riesce ad avere del tempo a disposizione per fare ciò che gli pare di costruttivo o meno, ha una qualità della vita migliore. Non si scappa;

  • La trascendenza e la spirituralità col suo bisogno di sapere, di capire e di credere;

la nostra mente non ammette dubbi, per questo avere un lato spirituale o trascendente a cui potersi dedicare incide anche sulla qualità della vita personale e sulla loro sensazione di benessere.

Ora va bene, tutti questi fattori influenzano la nostra qualità della vita. Ne possiamo sottovalutare uno o due, o magari uno o due proprio non ci interessano. Va bene. Non significa che non avremmo una buona qualità della vita.

L’importante è sapere che la nostra qualità della vita si regge su: il nostro aspetto, la nostra mente, i nostri soldi, il nostro lavoro, la nostra casa, la nostra famiglia, il nostro partner, i nostri amici, la nostra visione del mondo ed i nostri hobby.

Non c’è niente che viene prima di qualcos’atro. Per questo quando pensiamo a quello che è importante per noi, pensiamo immediatamente a quello che meno ci soddisfa negli indicatori descritti sopra.

Se non abbiamo un lavoro pensiamo che il lavoro è importante.

Se non siamo genitori pensiamo che i figli sono importanti.

E…Se non abbiamo una casa pensiamo che la casa è importante.

E così via.

Per questo motivo è una minchiata dire: “l’importante è la salute o l’importante è u travegghiu”. Avere la salute significa avere in modo soddisfacente tutte le cose descritte sopra. Dovremmo fare in modo di dedicarci a tutte cose. Se ci concentriamo solo su un paio di cose, se mai dovessero mancarci saremo nei guai.

Tanto per dire una fesseria. Immagina di avere 70. Vai in pensione. Il tuo partner muore ed i tuoi figli sono andati via da casa da un po’. In quel caso, magari a salvarti sarà proprio il tuo hobby.

Oppure immagina che per tuo marito e la tua famiglia rinunci agli amici, al tuo lavoro, ai tuoi spazi, ecc… che succede se tuo marito ti lascia?

Ti propongo un esercizio. Clicca qui e scarica la griglia d’osservazione e di monitoraggio della qualità della tua vita gratuita anonimamente e senza inserire contatti.

 

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