Ringraziare gli altri per stare bene.

Certe volte le persone stanno male. Ci sono tanti modi per stare male. Si può stare fisicamente male perché il nostro corpo, ha qualche problema; o si può stare psicologicamente male perché qualcosa di spiacevole è appena successa.

Capita però che le persone stanno psicologicamente male perché qualcosa di brutto è successa molto tempo prima e allora si è probabilmente tristi e depressi, o perché si teme che qualcosa di spiacevole possa succedere nel prossimo futuro e allora si è ansiosi.

La nostra mente è biologicamente progettata per farci sopravvivere e poi eventualmente per permetterci di migliorare la nostra condizione.

Non si scappa.

In poche parole, la nostra mente è progettata per metterci in guardia dal mondo e dalle persone.

Non dimentichiamoci che siamo il risultato di milioni di anni di evoluzione, dove un sistema nervoso così ha permesso agli esseri viventi di poter sopravvivere e quindi aumentare le probabilità di riprodursi.

Ma perché ci stiamo raccontando sta cosa? Solo per dirti che vorrei parlarti di tutt’altro.

Ognuno di noi tende spontaneamente a sottovalutare tutto ciò che di positivo succede nella vita e a sopravvalutare tutto ciò che invece succede di negativo. In questo modo, in qualche modo favoriamo stati emotivi spiacevoli piuttosto che piacevoli. Detto terra terra, tendiamo ad essere tristi, amareggiati, arrabbiati e invidiosi, piuttosto che gratificati, gioiosi e riconoscenti.

Per capirci…

Immagina per un attimo in quanti modi potresti stare peggio, ora. Quasi infiniti. Potresti scoprire di avere mille malattie. Di romperti una gamba. Di prendere una multa. Che se ne va la luce. Che tua moglie o tuo marito ti lascia. Ecc..ecc…

In quanti modi invece potresti stare meglio? Magari ti pensi con qualche chilo in meno. Oppure scopri di avere vinto la lotteria o qualche altra cosa. Non lo so.

Sicuramente riflettendo poco, pensi a molti più modi per stare male.

È inutile ripeterci che solo in minima parte siamo un prodotto genetico. Noi esseri umani siamo in grandissima parte un prodotto psicologico e culturale.

Non siamo solo il risultato dei nostri geni ma siamo soprattutto il risultato di tutto quello che abbiamo imparato nella nostra vita e la maggior parte delle cose le abbiamo imparate da altre persone.

Per lo stesso motivo di sopra, magari qualcuno di noi, tende a ricordare prevalentemente le persone che crediamo ci abbiano peggiorato la vita, piuttosto che quelle che ce l’hanno migliorata.

Eppure per quello che siamo riusciti ad immaginare, non dovremmo avere una vita così schifosa. Se rientri nella media la tua vita non dovrebbe fare così schifo.

Per questo oggi ti propongo una cosa.

Per fregare la nostra mente che ogni tanto ci ricorda quanto gli altri possano essere stronzi, ti invito a ricordare quanto invece gli altri hanno contribuito positivamente alla tua crescita.

Quante volte abbiamo pensato di essere stati utili agli altri e magari ci aspettavamo una qualche riconoscenza? E quante volte invece abbiamo creduto opportuno ringraziare sinceramente chi ci ha permesso di essere persone migliori?

Ecco.

Seligman, il padre della psicologia positiva ha scoperto come una sana riconoscenza possa a volte ricompensare di emozioni positive più di una ricompensa economica.

Allo stesso modo, pensare per un attimo ad una persona che ci ha lasciato tanto, migliora il nostro umore.

Ti invito pertanto, se ti va, a fare un piccolo esercizio.

Pensa a qualcuno o qualcuna che pensi che ti abbia lasciato qualcosa. Che ti abbia insegnato qualcosa. Qualcuno che ha contribuito positivamente a farti essere chi sei.

Questa settimana lo chiami e lo vai a trovare senza anticipare niente.

Appena vi vedete lo ringrazi sinceramente e gli spieghi anche perché. Non un semplice e superficiale grazie ma qualcosa di pensato e di altrettanto sincero.

Ti garantisco che entrambi starete meglio. Garantito.

Io ho fatto questa cosa per la prima volta qualche anno fa.

Un signore ha fatto dei lavori a casa mia ed io lo aiutavo. In una settimana ho imparato ad impastare il cemento e il gesso. A traversare le pareti. Ad usare la cazzuola. E altre cose. Ero vero felice di aver imparato ste cose. E sono felice oggi, quando riesco a fare piccoli lavori a casa, anche da solo.

Mi ricordo benissimo quando l’ho chiamato e gli chiesto di incontrarlo. Ci siamo visti al bar e davanti un caffè gli ho detto che volevo semplicemente ringraziarlo e perché.

Ricordo benissimo che a me ha fatto davvero piacere e mi sono sentito bene. Lui era davvero stupito e gratificato.

Provare riconoscenza fa stare bene. Essere ringraziati ci rende invece davvero gratificati.

Ecco, ti ho raccontato un modo per migliorare facilmente il nostro umore.

Ti sembrerà una cosa difficile, stupida o magari ti vergogni. Ma non si scappa, per essere felici bisogna fare cose. Per essere tristi basta non fare niente.

Ah, naturalmente non puoi fare st’esercizio con un tuo familiare, troppo facile, retorico e banale :D

Se ti va, fai il tuo esercizio della gratitudine e scrivi nei commenti chi hai ringraziato e perché. Oppure se ti va, me lo racconti via email e poi lo pubblico io, anonimamente.

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