Ho fatto il cubo di rubik.

Cosa c’entra il cubo di Rubik con la psicologia? C’entra!

Sai cos’è, giusto?  La prima volta che l’avrò visto avrà avuto si e no 3 anni. Ma come fai a regalarmi sto coso a 3 anni?

Comunque, sai sicuramente che per finirlo devi fare tutte le facce dello stesso colore ruotando le facce nelle varie direzioni previste.

La prima volta che l’ho fatto è stata l’estate scorsa. Una mia amica l’aveva al bar. E non lo vedevo da quando ero piccolo.  Erano circa le 4 di pomeriggio. L’ho finito alle 9 di sera, dopo cena. Non sono stato dalle 4 alle 9 col cubi in mano, ma anche quando lo posavo non pensavo ad altro. Non so perché ma dopo dieci minuti mi ero messo in testa di finirlo.

Ti capita mai? A me forse troppo spesso, di mettermi in testa di fare una cosa e farla. Forse è una caratteristica della mia personalità problematica.

Comunque, perché voglio parlarti del cubo di rubik. Perché poco fa rifacendolo ho pensato ste cose qui.

L’anno scorso dopo che avevo imparato a risolverlo decentemente non l’ho più toccato. Praticamente dopo una settimana l’ho posato per un anno. L’ho ripreso ieri e non ricordavo minimamente più come si risolvesse.

Ho pertanto pensato che il cubo di rubik è una scusa perfetta per parlare di un bel po’ di cose e che riguardano sopratutto la psicologia generale e la psicologia del lavoro.

  • Quante volte hai pensato nella tua vita che ti piacerebbe fare una cosa?
  • Quante volte hai pensato nella tua vita di avere intenzione di fare una cosa?

I nostri atteggiamenti e le nostre intenzioni sono i presupposti per fare qualcosa.

La preferenza o l’interesse manifestato verso qualcosa è un atteggiamento positivo.

Mi piace il gelato alla fragola è un atteggiamento. Mi piacerebbe fare il cubo di rubik è un atteggiamento positivo. E sono sicuro che piacerebbe anche a te. Finirlo da una soddisfazione assurda, soprattutto la prima volta. Fidati.

Ma avresti l’intenzione di farlo? Anche se mi piace il gelato alla fragola, avere  intenzione di mangiarlo presuppone che io mi impegni in alcune azioni: come minimo uscire e andare a comprarlo.

Ora seguimi, sono quasi sicuro che a tutti piacerebbe finirlo ma credere che sia una cosa impossibile scoraggia la maggior parte delle persone  ad eseguire tutte le azioni necessarie.

Ma qui ti do una bella notizia. Farlo è facilissimo.

E ti invito a provarci. Tutte le persone di questo pianeta possono farlo e finirlo.

Le uniche cose che contano sono: tanta pazienza, motivazione, determinazione e concentrazione. Qualità che permettono alle persone di raggiungere risultati desiderabili nella loro vita.

Considerando che ti ho già detto che farlo è facilissimo, devi fidarti di me e recuperarne uno.

Risolto l’aspetto motivazionale devo dirti che le funzioni psicologiche necessarie a finirlo sono queste:

  • Capacità di trovare soluzioni specifiche per un problema specifico. Questa cosa è facile. Basta che scrivi su youtube: “risolvere il cubo di rubik”; (PROBLEM SOLVING)
  • Alta tolleranza alla frustrazione. Appena cominci, l’unica cosa che provi è frustrazione. Quella sensazione non dolorosa ma estremamente fastidiosa determinata dalla sensazione di non poter soddisfare i propri bisogni. Qui devi avere pazienza e resistere alla tentazione di tirare il cubo con tutta la tua forza contro il muro. Quando segui le istruzioni e non ti sono chiare del tutto, torna indietro e poi ritorna indietro. Prendi appunti. (GESTIONE DELLO STRESS)
  • Dopo di che ti servono le funzioni psichiche di base: percezione, attenzione e memoria.

Devi essere consapevole di quello che hai in mano e di come funziona (percezione); devi prestare attenzione al cubo e non farti distrarre non solo dalle cose che ti circondano ma soprattutto dai tuoi pensieri che ti diranno solamente: “posa sto cosa, non è cosa tua”. E memoria.

La memoria è fondamentale per risolvere il cubo. La soluzione consiste in una seria di algoritmi.

Ogni cosa è un algoritmo. Oggi la parola algoritmo la sentiamo dappertutto. Un algoritmo non è altro che una decisione presa razionalmente a fronte di una o più condizioni. Praticamente ogni volta che ci sono dei se e ci sono degli allora, stiamo parlando di algoritmi. Stai guardando questo video e la tua mente ti suggerisce di continuare a guardarlo. Ma SE, in questo momento senti un boato, la finestra che si rompe e la gente che grida allora significa alzati e mettiti a correre. Algoritmo della nostra mente, se se se, allora.

Il cubo di rubik funziona allo stesso modo e per risolverlo bisogna fare la mossa giusta quando si presentano alcune condizioni.

Ora non so esattamente quante sono le sequenze da memorizzare ma sono poche e come ogni cosa dopo che la esegui concentrandoti, dopo un paio di giorni la tua mente esegue la sequenza comportamentale in automatico che manco ci pensi più. Tipo come quando si impara a guidare. La prima volta saliamo in macchina e pensiamo: devo aggiustare lo specchietto, devo schiacciare la frizione, devo mettere la prima, devo lasciare la frizione piano piano. Ad un certo punto saliamo in macchina e siamo arrivati dove dovevamo arrivare senza neanche pensarci.

Sei d’accordo? Benissimo.

Quindi, cosa sto tentando di dirti? Sto tentando di dirti un sacco di cose che manco lo so io.

  • Tutti diciamo di avere capacità di problem solving e di tolleranza allo stress. Tutti lo scrivono nel curriculum. Io no. Perfetto, fare il cubo di rubik è la prova per capire se è vero.

Chi ha imparato a farlo ha sicuramente ha gestito stress e risolto un problema semi serio.

Risolvilo e scrivi sul curriculum: faccio il cubo di rubik. Ci fai più figura. Oppure carica direttamente il video su youtube.

Inoltre risolvere il cubo di rubik come sto tentando di convincerti a fare presuppone l’acquisizione di abilità e competenze tecniche.

Ti ricordi i livelli di competenze? Operatore, tecnico e professionista? Ecco, il cubo di rubik si può risolvere in questi tre modi. ( se non ti ricordi, riguarda il video. Lascio il link in descrizione).

Risolverlo da operatore significa risolverlo eseguendo le istruzioni punto per punto. Da operatore non dobbiamo pensare; c’è qualcuno che ci dice: “fai così”. Stop. Come da mcdonald: “quando viene qualcuno dagli un panino e sorridi”.

Ad un certo punto però impari tutti gli algoritmi e quindi diventi un tecnico del cubo. Cioè sai quello che devi fare quando si presentano alcune condizioni e sei tu che decidi cosa fare esattamente e quando farlo.

Queste sono competenze tecniche.

Fare il cubo da professionisti invece significherebbe trovare nuove soluzioni che ti permetterebbero di fare il record del mondo. Considera che nel mondo ci sono persone che lo fanno in meno di dieci secondi. Quelli sono professionisti.

Il bello sai qual è? che quando le persone non sanno fare una cosa molto spesso si esprimono da scienziati senza avere nessun tipo di competenza al riguardo. Solitamente le persone che fanno così lo fanno solo perché hanno familiarità con quel tipo di lavoro o di esperienza perché sono stati o utenti o clienti ma credono di sapere tutto. Ecco, lascia stare tutto questo e se ti va recupera un cubo di rubik o compratelo. Costa 10 euro in tutti i negozi di giocattoli. Appena cominci non mollare, ti assicuro che entro un giorno l’avrai finito. Ma non devi mollare manco se pensi di essere la persona più stupida di questo mondo. Appena l’avrai finito ti sentirai un genio. Affare fatto.