Ce l’hai un lavoro? Se l’hai bene. Continua a leggere oppure guarda il video. Prova a capire cosa puoi fare per farlo meglio. Se invece non ce l’hai, prima di dire o di credere che puoi fare tutto, comincia a ragionare con me sui lavori che puoi fare davvero. Ti sei mai chiesto perché non riesci a trovare lavoro?

Prima che mi anticipi, lo so pure io.

La vita è una gran botta di fortuna.

Ognuno di noi nasce più o meno in una famiglia che può darci qualcosa in più o in meno. Ma il resto? Il resto dipende da noi, anche se pensiamo che per trovare lavoro serva solamente una raccomandazione.

A proposito, poi guarda il video su come puoi farti raccomandare.

Questo dipende dalle nostre competenze e dal nostro livello di competenza. Per capirci. Molto spesso, quando chiedo a qualcuno che lavoro potrebbe fare, mi si risponde: “tutto”. Ma tutto cosa. Ho capito che dietro la parola tutto ci sono in realtà ben pochi lavori: muratore, giardiniere e cameriere per gli uomini e donna delle pulizie e badante per le donne.

Ma perché. Tutti i lavori si riducono a 5 lavori? Per non parlare che in realtà quando si risponde così significa muratore fatto male, giardiniere fatto male e badante fatta malissimo.

Basta un po’ di esperienza e un po’ di formazione nel lavoro specifico e il giardiniere dice giardiniere. Basta che sai come si potano le piante, quando si concimano le piante, come si chiamano le piante e dici che sei un giardiniere. Non diresti mai: “tutto”. Se dici tutto, non sapresti fare il giardiniere ma levare l’erba, che è un’altra cosa. Esattamente come per le donne che con tutto intendono badante. Prendersi cura delle persone anziane è un lavoro molto complesso e complicato che richiede conoscenze e abilità specifiche.

Non improvvisiamoci. Per favore.

L’altra volta, parlavo di sta cosa con Pietro Iacono, un mio collega e mi fa:“anche io l’ho notato. Credo che influisca inconsapevolmente uno stereotipo di genere che si sovrappone dall’identità familiare all’identità lavorativa”.

Te lo traduco: i maschi nella nostra mente si sporcano, quindi tutti i lavori che i maschi credono di saper fare sono i lavori dove la cosa più difficile e sporcarsi. Le femmine puliscono, quindi nella mente delle donne tutti i lavori che possono fare per il semplice fatto di essere donne sono i lavori dove si pulisce. Che siano pavimenti o culi non ha importanza.

Quindi andiamo avanti.

L’altra volta ci siamo raccontati cos’è una competenza. Spero che tu abbia già visto il video. Altrimenti ti suggerisco di farlo subito, altrimenti rischiamo di non capirci. Lo so, è una camurria, ma guarda prima quello.

Ricordiamoci comunque che essere competenti non significa saper fare cose. Saper fare cose significa essere abili. L’abilità è la capacità di fare cose.

Essere competenti significa essere capaci di ottimizzare risorse specifiche per raggiungere risultati specifici in contesti specifici.

Le principali risorse che dobbiamo essere capaci di saper ottimizzare sono:

  • il nostro corpo e la nostra mente;
  • le risorse strumentali, cioè le cose che usiamo per fare cose;
  • le risorse strutturali, cioè dove facciamo le nostre cose;
  • le risorse normative; cioè le leggi che dobbiamo conoscere per fare le nostre cose al meglio e sfruttandone le opportunità stando attenti ai vincoli;
  • le risorse economiche perché devo pur investire qualcosa per fare quello che devo fare;
  • e le risorse sociali; quali relazioni mi servono per fare quello che devo fare? Mi servono relazioni istituzionali? Professionali? Amicali? Formali e informali? Ecc…

Considera che per quello che mi riguarda per fare qualsiasi lavoro bisogna saper ottimizzare il più possibile ogni tipo di risorsa. Non si scappa. Più le ottimizziamo più saremo competenti e più le nostre prestazioni saranno percepite come di qualità. A prescindere dalla nostra abilità tecnica.

Più ottimizziamo le risorse più sale il nostro livello di competenza.

A che ci sei, guardati pure il video sui livelli di competenza perché così capisci cosa significa essere un operatore, un tecnico o un professionista. Per favore. Fallo.

Quindi, quello che ogni tanto noto nel mio lavoro è che le persone sovrastimano il loro livello di competenza reale perché non sono consapevoli delle risorse necessarie al loro lavoro.

Ti faccio un esempio, dentro la nostra mente ci sono tutte le cose che sappiamo e che sono utili per fare quello che dobbiamo fare. Ma dentro la nostra mente c’è anche la lingua che parliamo e che ci serve per comunicare con gli altri.

Molte persone non so con quale consapevolezza trascurano la necessità di parlare in modo corretto e soprattutto in modo facilmente comprensibile.

Se stiamo instaurando una relazione lavorativa, purtroppo dobbiamo parlare almeno in Italiano. Altrimenti veniamo percepiti meno competenti. Mi dispiace dirtelo ma è così. La capacità di parlare adeguatamente Italiano, cercando di evitare al minimo le inflessioni dialettali, è necessario per farci apparire lavorativamente affidabili. Non sto dicendo che è giusto o sbagliato. Sto dicendo che è così. Come sai, non ci raccontiamo se le cose sono giuste o sbagliate, quello si fa in chiesa. Qui ci raccontiamo come tanno le cose.

Per lo stesso motivo, dobbiamo presentarci sempre decentemente. Cioè dobbiamo curare la qualità della nostra presenza. Se ci presentiamo ad un colloquio o ad un cliente trasandati  e con l’aspetto poco curato, anche se parliamo 180 lingue straniere, già le persone sono poco propense ad ascoltarci e a prenderci sul serio. Mi dispiace. Prima di ogni cosa quindi è importante il nostro aspetto.

Adesso considera che ogni risorsa può essere allo stesso tempo un vincolo. Sta alla nostra capacità e alla nostra intelligenza saperla sfruttare al meglio a nostro vantaggio. Ti faccio un esempio pratico. Per fare il commerciante in proprio serve la partita IVA.

La partita Iva è quindi a tutti gli effetti una risorsa normativa.

Con la partita Iva di fatto non devi trovare lavoro ma diventi il tuo lavoro. Per molti però è un vincolo o un ostacolo al lavoro. Dobbiamo comunque saper utilizzare al meglio questo risorsa, cioè avere la partita IVA per lavorare riducendo al minimo i rischi cercando di massimizzare i guadagni. E ora mi dici. Ma la partita Iva ha un costo. Certo che ha un costo. Si chiamano tasse e pensione. Ogni risorsa è allo stesso tempo un vincolo e un costo. Anche farti una doccia per rimanere puliti è presentabili ha un costo. Devi comprare bagnoschiuma e pagare l’acqua.

Ok?

Adesso, mi piacerebbe essere un po’ drastico.

Possiamo notare che ogni risorsa è maggiormente rappresentativa di un profilo lavorativo specifico.

Ad esempio: atleti, soldati devono avere un corpo perfettamente funzionante ed in forma. Oltre che essere mentalmente lucidi ed equilibrati. Gli insegnanti invece devono avere una testa bella piena. I commercianti invece vendono cose. Praticamente devono essere pieni di risorse strumentali. E gli imprenditori? Devono avere soldi da poter investire. Quindi risorse economiche. Gli albergatori e ristoratori invece devono possedere posti. Più la struttura è grande maggiori sono le loro opportunità. I politici invece devono essere molto abili nel costruire relazioni, perché ad un certo punto devono pur essere votati.

Riflettici, tu cosa puoi ottimizzare di quello che già hai per trovare lavoro?

La butto li, sicuramente il tuo corpo e sicuramente la tua testa. A prescindere da tutto il resto. A meno che non abbiamo delle invalidità possiamo sicuramente prenderci prima di tutto cura di noi. Sempre se non abbiamo trascurato la risorsa più importante che abbiamo: il nostro tempo.

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