A proposito di Gelosia…
Come per le altre emozioni, proviamo a vederci più chiaro.
Cos’è la gelosia? Come funziona? Come la controlliamo?
Sicuramente non sarò esaustivo, non è possibile esserlo in questo modo, ma spero almeno di essere un po’ utile.
Se hai letto gli altri contributi, dovresti sapere che l’attivazione emotiva dipende da come interpretiamo quello che sta succedendo.
Ogni volta che succede qualcosa, la nostra mente osserva, interpreta e giudica. Lo fa continuamente. Se qualcosa per la nostra mente è rilevante, allora attiva l’emozione che ritiene più opportuno. Così facendo, la nostra attenzione selettiva viene coinvolta ed agiamo nel modo che a nostro avviso ci riporterà alla serenità.
D’altra parte, ogni nostro comportamento potrebbe essere un piano finalizzato all’equilibrio emotivo.
- Ho paura dei cani? L’ansia va su. Entro in macchina? L’ansia va giù.
- Mi sorpassi da destra? La rabbia va su. Ti grido contro? La rabbia va giù.
Benissimo.
Ansia e rabbia sono emozioni semplici ed elementari.
Se non l’hai già fatto, potresti leggere cosa sono (ansia e rabbia), perché la gelosia è complessa e composta prevalentemente da queste due emozioni. Queste due emozioni più una relazione.
Se l’ansia ci mette in allarme circa una probabile minaccia dalla quale dobbiamo difenderci, la rabbia è la più automatica strategia di difesa.
Quando pensiamo che potremmo essere feriti e quindi crediamo di poter vivere una situazione di pericolo possiamo adottare prevalentemente tre strategie. Non reagire-scappare, reagire male o reagire bene.
Quando non reagiamo, perché pensiamo che tanto sarebbe inutile tanto non avremmo scampo, allora cominciamo a diventare tristi rassegnandoci all’inevitabile perdita.
Se invece scegliamo di reagire uno dei modi per farlo male è quello di attaccare.
Ci arrabbiamo quando pensiamo che una regola che per noi è importante è stata infranta e soprattutto se a causa di questa violazione stiamo perdendo una cosa importante.
- Mi superi a destra. Non si fa. Potevo farmi male. Ti inseguo gridando perché devo fare finta di poterti scannare (rabbia).
Adesso sono sicuro che stai cominciando a capire cos’è la gelosia.
- Tu sei mia. Quello che fai non si fa. In questo modo potrei perderti. Devo difendermi. (Ansia+Rabbia).
- hai salutato a quello? Quello ti vuole. Non dovevi parlargli tutto sto tempo. Io non do la colpa a quello. Io do la colpa a te. Sei una XXX.
Nel “geloso”, non bisogna inoltre trascurare una certa insicurezza e sensazione di vulnerabilità anche trascurata e non del tutto consapevole.
Se tu sei mia, ma posso perderti è perché probabilmente io non sono abbastanza forte da saperti conservare.
Come ogni altra emozione, anche la gelosia agisce su vari livelli. Può andare dal semplice fastidio o irritazione che al massimo ci fa mettere il broncio per un po’, alla sensazione di disperazione più estrema con ira funesta che distrugge tutto ciò che di più caro abbiamo vicino solo per avere quell’effimero ma potentissimo sollievo immediato. Le conseguenze dopo quel sollievo le conosciamo tutti.
La catena comportamentale potrebbe essere questa:
- Regola fortissima. Rigida doverizzazione.
- Frustrazione
- Catastrofizzazione
- Giudizio
Ad esempio: Tu devi fare così, così e così. Invece fai questo, questo e questo. Perché se non fai così io non lo sopporto e non posso sopportarlo. In questo modo tutto sarà un disastro più totale ed un casino assoluto. In questo modo tu sei una XXXXXX ed io faccio la figura del XXXXXXXX. Tutto questo non posso accettarlo e lo impedirò.
La gelosia è strana perché spesso ci fa amare la stessa cosa che ci spaventa.
Altre volte si riversa su altre: amo te ma sono geloso di Y.
Tutto quello che ci siamo detti, naturalmente non riguarda solo gli uomini.
Riconoscere le proprie emozioni, i propri pensieri ed i propri comportamenti anche in questo caso è quindi necessario per ritrovare una maggiore e più adeguata serenità.
Sò che la gelosia non si esaurisce in queste poche righe. Per me era solo importante riuscire a definire in confini dentro il quale la gelosia si muove.
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